DEEPFAKE: 5 ESEMPI REALI DI MANIPOLAZIONE DIGITALE

Le nuove tecnologie evolvendosi stanno combinando realtà e immaginazione, diventa importante saper riconoscere la verità dai piccoli dettagli.

Il deepfake é una di queste, ovvero una tecnica di intelligenza artificiale utilizzata per la sintesi di immagini che permette di combinare e sovrapporre foto e video generati al computer con altre reali e ufficiali. 

Sebbene la capacità di scambiare i volti per creare contenuti realistici abbia importanti applicazioni nel cinema, questa tecnologia potrebbe rivelarsi molto pericolosa se applicata ad altre situazioni. 

Ma quindi, come possiamo riconoscere un deepfake?

Le analisi non devono fermarsi alle somiglianze superficiali, bisogna osservare bene le caratteristiche distintive del volto e i movimenti della testa, difficili da imitare perfettamente, anche usando le tecnologie di motion capture più avanzate.

Ci si può focalizzare anche sui movimenti della bocca tenendo conto che, se il video non è stato realizzato correttamente, vedremo le labbra muoversi in modo scoordinato rispetto alle parole emesse.

Ultimo metodo per riconoscere un volto reale è analizzare il modo in cui un soggetto esprime le proprie emozioni, infatti è importante che l’emotività espressa dal viso sia presente anche nel tono della voce.

Dopo queste linee guida siete pronti a scoprire alcuni stravaganti usi di questa tecnologia degli ultimi anni?

1. Il deepfake di Nixon a scopo educativo.

La missione sulla Luna che nel luglio del 1969 portò gli astronauti Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins fu una delle più rischiose mai concepite nell’esplorazione spaziale. Per questo Nixon si era preparato un discorso da leggere al mondo intero in caso di esito sfavorevole.

Come sarebbero andate le cose se il viaggio sulla Luna non fosse andato a buon fine?

Un gruppo di ricercatori del MIT di Boston ha creato un video fondendo i movimenti di un attore con il volto e la voce di Nixon che comunica la tragica notizia della morte degli astronauti.

Lo scopo del video era di aumentare la consapevolezza della qualità raggiunta dalla tecnologia deepfake, sensibilizzando le persone al pericolo di disinformazione e di manipolazione delle notizie.

2. Le conseguenze nel mondo del doppiaggio.

Il primo forum dove i deepfake hanno cominciato a diffondersi è stato Reddit

creando le prime grandi preoccupazioni tra i divi del cinema e i doppiatori, che si sono schierati contro l’uso di questa tecnologia, in quanto potrebbe sostituirli totalmente dalle scene oltre che abbassarne i compensi.

Il progetto della startup Flawless punta a introdurre i deepfake nel mondo del cinema per realizzare serie TV e film più realistici per ogni lingua possibile.

Questo permetterà per esempio di ascoltare l’ultimo spot di Nespresso in lingua italiana con la voce naturale di George Clooney, come se fosse un nostro connazionale.

3. Deepfake assolve, deepfake condanna: il caso Tesla.

È sempre più frequente che in tribunale un colpevole la faccia franca sostenendo che immagini o video che lo ritraggono siano false.

Così è successo in California, in seguito alla morte di un ragazzo alla guida di una Tesla, azienda di Elon Musk.

Gli avvocati dei genitori della vittima hanno portato in giudizio un video nel quale Musk, due anni prima, dichiarava che il modello preso in esame era dotato di guida automatica, così da avere più sicurezza a bordo.

A difesa, gli avvocati della famosa società automobilistica hanno chiesto al giudice di tenere conto che il video poteva essere stato manipolato artificialmente attraverso deepfake e che quindi, quelle parole in verità non sarebbero mai state pronunciate dal miliardario.

La possibilità che il deepfake, un domani, possa diventare una scappatoia dalle proprie responsabilità, non é poi così lontana; anche perché, più si sviluppano queste tecnologie, più sarà difficile smascherare il falso.

4. L’arresto di Trump.

È ormai evidente come le immagini non vengano manipolate solo per scopi educativi, così è successo per Trump, ritratto durante il suo “ipotetico” arresto.

Le immagini sono state create dal giornalista Eliot Higgins con l’art generator Midjourney, e caricate su Twitter “in attesa dell’arresto vero”; con la scusa che non credeva potessero diventare così popolari, conquistando invece 5 milioni di visualizzazioni nel giro di due giorni.

Higgins si è divertito non solo creando le immagini dell’ex presidente USA ma anche della moglie Melania e del figlio Donald Jr. mentre protestano contro il finto arresto.

Da parte sua, Midjourney, ha aggiunto “arrestato” all’elenco delle parole vietate, ma questo non sta fermando la community che scrivendo “Trump in manette“ può continuare a simulare la sua cattura.

5. Il nuovo stile di Papa Bergoglio.

Dopo il caso dell’ex presidente statunitense, internet ha scelto una nuova vittima, Papa Francesco, rappresentato con uno stile street e diventato virale, raggiungendo a marzo 2023 quasi 26 milioni di visualizzazioni.

Su Reddit si accede a un album intitolato “The Pope Drip” dove si vedono le immagini del pontefice con un grosso piumino bianco, un paio di guanti e un microfono in mano atteggiandosi da vera star, imitando chi crea musica hip hop e trap.

Ma cosa sarebbe successo se al posto del Papa, nell’immagine fosse stato ritratto un personaggio attuale come Putin, magari mentre impugna la bandiera dell’Ucraina prendendo il sole in una spiaggia tropicale? Dobbiamo tenere  in considerazione che, in un futuro non così lontano, ciò potrebbe avverarsi e creare dissenso nell’opinione pubblica con successive rivolte.

Da questi esempi capiamo l’importanza di tenere alta l’attenzione sui contenuti perché ciò che a primo impatto può sembrare reale, spesso non lo è, poiché creato nei minimi dettagli da applicazioni di intelligenza artificiale. 

Forse, in giro per il web, è già stato creato un meme con il tuo volto, pronto a vincere le classifiche di visual non appena sarà pubblicato.

Come gestiresti la situazione nel caso diventassi la star di un deepfake?

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